Rasha in traditional Sudanese Toub

venerdì 29 novembre 2013

Valida la Protezione del Darfuriani ancora!


Sudan: chi proviene dal Darfur ha diritto alla protezione sussidiaria


michelespadaro / 2 giorni fa 27 novembre 2013

Premessa legislativa importante: il decreto legislativo n. 251 del 2007 non ha recepito l’art. 8 della Direttiva 2004/83/CE. Detto art. 8 prevede che “nell’ambito dell’esame della domanda di protezione internazionale, gli Stati membri possono stabilire che il richiedente non necessita di protezione internazionale se in una parte del territorio del paese d’origine egli non abbia fondati motividi temere di essere perseguitato o non corra rischi effettivi disubire danni gravi e se è ragionevole attendere dal richiedenteche si stabilisca in quella parte del paese.” (comma 1).



In sostanza, l’art. 8 stabilisce che, prima di offrire protezione allo straniero, lo Stato europeo che esamina la sua domanda dovrebbe valutare se quegli possa tornare nel suo Paese di origine in una zona in cui non corra rischi e sempre che sia ragionevole che quegli possa tornare proprio in quella zona (ad esempio perchè ha dei parenti o amici)







Come correttamente evidenziato dal ricorrente, il D.Lgs. n. 251 del 2007 non ha recepito l’art. 8 della Direttiva 2004/83/CE con la conseguenza che non può essere escluso il riconoscimento di una misura di protezione internazionale in virtù dell’applicazione del principio non recepito.



Sentenza: Corte di cassazione n. 13172 del 28 maggio 2013



Risulta pertanto necessario un nuovo esame dei motivi di persecuzione ai fini dell’accertamento dei requisiti per il rifugio politico e di pericolo idonei a giustificare il riconoscimento della protezione sussidiaria alla luce della situazione oggettiva ed aggiornata del Darfur.



Tale situazione è desumibile dall’istruzione officiosa svolta secondo i criteri stabiliti dall’art. 8, secondo comma, del D.lgs. n. 25 del 2008, dalla Corte di appello, da porre in correlazione con le dichiarazioni del richiedente, da ritenersi non più attaccabili sotto il profilo della credibilità.



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